La nostra intervista a Niccolò Gitto, difensore del Settebello e della Sport Management. In carriera ha vinto un argento e un bronzo alle Olimpiadi e un oro ai mondiali di pallanuoto del 2011.

Intervista a Niccolò Gitto, campione del Settebello e della pallanuoto italiana

Fonte foto: pagina fb ufficiale di Niccolò Gitto

TRA I GIGANTI DELLA PALLANUOTO ITALIANA: GITTO E IL SUO SETTEBELLO

Un argento alle Olimpiadi di Londra 2012, un bronzo ai Giochi Olimpici di Rio 2016, un mondiale di pallanuoto conquistato a Shangai 2011, un argento agli Europei e, infine, un argento e un bronzo in World League.

Aggiungiamo a tutto questo anche 6 scudetti, 5 Coppa Italia, una Eurolega, una Lega adriatica e una Supercoppa LEN. Il tutto, vinto con la storica Pro Recco.

Un palmarès davvero invidiabile quello di Niccolò Gitto, intervistato da noi in questa fase post-Olimpiadi brasiliane che lo ha visto passare alla società Sport Management, dopo 6 anni trascorsi in Liguria.

NICCOLÒ GITTO: L’INTERVISTA ESCLUSIVA FIRMATA AZZURRI DI GLORIA

  • Facciamo un passo indietro. Ripensando a mente lucida al bronzo di Rio 2016, sei totalmente soddisfatto di quel traguardo o c’è qualche rimpianto?
  • Diciamo che si parte sempre per vincere e non si firma per arrivare terzi. Poi per come sono andate le cose sono felice. Rimpianti in semifinale? Forse per l’approccio iniziale sbagliato, ma la Serbia ha giocato meglio e ha meritato, oltre a essere una squadra fortissima.
  • È meglio vincere un argento o un bronzo? Molti sportivi sostengono sia più bello arrivare terzi perché così si conclude un cammino con una vittoria…
  • Quando arrivi terzo sei contento perché concludi vincendo. Però se arrivi all’argento significa che ti sei potuto giocare l’oro fino in fondo.
  • Con la nazionale sei sceso nuovamente in vasca per la World League. Due vittorie nei primi due incontri. Quali sono le vostre ambizioni?
  • Innanzitutto dobbiamo approdare alla fase finale e siamo molto vicini nel farlo perché ci mancano due partite, quelle con Russia e Georgia, sulla carta facili. Poi avendo sempre fatto risultati importanti dobbiamo cercare arrivare il più lontano possibile. Non ci nascondiamo dietro a un dito anche se siamo giovani e stiamo cambiando tanti uomini.
  • Per te, che sei classe ‘86, pensi che Tokyo 2020 sia solo un sogno o ci stai comunque pensando?
  • 4 anni sono molti. Ci sono ancora tante partite da giocare e molto giovani nel frattempo cresceranno. Per ora ho vinto un argento e un bronzo. Me ne manca solo una e Tokyo 2020 potrebbe essere l’ultima occasione per me!
  • Raccontaci della tua nuova avventura alla Sport Management dopo tanti anni di successi alla Pro Recco. Sentivi il bisogno di una nuova sfida?
  • Sicuramente ne sentivo bisogno ma mi sono anche avvicinato a casa visto che mia moglie Victoria è di Brescia. Si tratta di una società nuova con 4 anni di A1 e c’è ancora molto da migliorare ma allo stesso tempo tante prospettive di crescita e grandi ambizioni.
  • È possibile insidiare la Pro Recco a livello italiano o c’è ancora un divario troppo evidente con le altre squadre?
  • Noi cerchiamo di fare bene quest’anno ma per ora è durissima insidiare la Pro Recco. Tutto però può succedere in un ipotetico scontro diretto finale. Il prossimo anno cresceremo ancora e chissà, mai dire mai. Non dimentichiamoci anche di Brescia che è uno squadra molto forte. Io alla Pro Recco sono stato 6 anni. Hanno cambiato e ringiovanito molto ma il trend continua a essere lo stesso. Sono rimasti competitivi e per ora sono ancora i più forti.
  • In famiglia non sei l’unico pallanuotista…
  • Esatto! Ci sono mio fratello Matteo e mio cugino Edoardo di 15 anni che gioca a Roma nelle giovanili. Mio fratello ora gioca nella Canottieri a Napoli e si è sistemato là dove si trova molto bene anche in città.
  • Come ti sei avvicinato alla pallanuoto?
  • Ho iniziato nuotando in piscina accompagnato da mamma e papà. Essendo particolarmente alto mi han chiesto se volevo iniziare ed è cominciato quindi tutto un po’ casualmente. Possiamo dire che è andata bene così!
  • Chi è Niccolò Gitto al di fuori della vasca?
  • Papà e marito per prima cosa. Ho abbandonato la vita mondana e le uscite notturne. Ora è tutto molto regolarizzato e in funzione dei miei figli, che hanno 3 anni e un anno, e mia moglie Victoria.

PALLANUOTO WORLD LEAGUE 2017: GLI APPUNTAMENTI DEL SETTEBELLO

Dopo le prime due vittorie nella World League 2017 di pallanuoto, il Settebello torna in vasca a marzo e aprile per le prossime sfide in questa importante manifestazione.

Il 14 marzo Palermo ospiterà infatti gli azzurri nella sfida casalinga contro la Russia, mentre l’11 aprile i nostri connazionali saranno protagonisti in Georgia per l’ultima sfida del loro girone dal quale vorranno uscire imbattuti e, ovviamente, in testa.

Luca Lovelli
Giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e direttore responsabile di Azzurri di Gloria. Amo viaggiare, con la mente e con il corpo.

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