Basket, NBA. Il punto sul campionato di pallacenstro oltreoceano, giunto all’All Star Game: come procede la stagione dei Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari?

Danilo Gallinari in azione con la maglia dei Los Angeles Clippers
Danilo Gallinari in azione con la maglia dei Los Angeles Clippers (fonte immagine: lagiornatasportiva.it)

Basket, NBA 2019: Los Angeles Clippers, tra ricostruzione e playoff

L’All Star Game è ormai alle spalle e dalla notte tra giovedì e venerdì si riprenderà con la regular season della NBA. I Los Angeles Clippers e Danilo Gallinari torneranno in campo tra venerdì e sabato (alle 2 ora italiana) sul parquet dei Memphis Grizzlies.

I Clippers sono in piena lotta per strappare un posto ai playoff e il rush finale, che partirà appunto venerdì, sarà ovviamente determinante. Le partite finora giocate sono cinquantove, di cui trentadue vittorie, e quelle che mancano ventitrè. Nelle partite che restano, la squadra guidata da Doc Rivers dovrà fare i conti con l’assenza di Tobias Harris, tradato ai Philadelphia 76ers alla deadline. La perdita peserà tanto sulle future prestazioni essendo stato lui il go-to-guy per più di metà stagione.

Intanto, potranno ancora fare affidamento ad uno dei migliori sesti uomini della lega: Lou Williams. L’ex Sixers e Lakers ha già ottenuto il premio di miglior sesto uomo nel 2015 e nel 2018 e quest’anno potrebbe vincerlo per la terza volta in carriera. Sweet Lou, questo il suo soprannome, conta cinquantrè presenze, tutte partendo dalla panchina, e i suoi numeri sono strabilianti in questo senso. Con quasi venti punti a partita, è il miglior realizzatore della squadra senza contare Harris, confermandosi un giocatore superincisivo nella fase offensiva.

La panchina dei Clippers vanta anche Montrezl Harrell, arrivato da Houston nello scambio che ha portato Chris Paul in Texas due estati fa. Nonostante non sia mai stato neanche minimante vicino all’essere un panchinaro d’eccezione, in questa stagione sta dando un grande apporto alla sponda bianco-rosso-blu di Los Angeles.

Danilo Gallinari viene aiutato da Montrezl Harrell ad alzarsi
Danilo Gallinari viene aiutato da Montrezl Harrell ad alzarsi (fonte immagine: profilo Twitter ufficiale di Danilo Gallinari, @gallinari8888)

Proprio per via dello scambio appena citato, di quello che ha accasato Blake Griffin a Detroit nella passata stagione e della perdita del centro titolare DeAndre Jordan avvenuta lo scorso luglio, i Clippers sono entrati in una sorta di limbo in cui bisogna scegliere se rimanere competitivi per arrivare ai playoff senza alcuna ambizione maggiore o tankare per conquistare una scelta alta al draft.

Al giorno d’oggi, i Clippers sono ottavi a Ovest e, quindi, momentaneamente in zona playoff. Lo scambio di Harris potrebbe far pensare che vogliano uscrine, cedendo quindi il posto a una tra Sacramento Kings e Los Angeles Lakers, ma non ne si può avere la certezza. Per arrivare ai playoff sarà fondamentale la forma di Danilo Gallinari che dovrà letteralmente trascinare i suoi compagni di squadra a suon di ottime prestazione. Se ciò dovesse mancare, i Clippers difficilmente potranno pensare di andare a giocare la post-season e d’altronde non converrebbe neanche: qualificarsi ai playoff per il rotto della cuffia per poi essere buttati fuori da Golden State e aver perso per nulla la scelta in lottery non è uno scenario avvincente.

Non lo è dato che stanno cercando di ricostruire piano piano i tasselli persi in questo periodo. Lo sarebbe, al contrario, se fossero una squadra del tutto giovane, ordinata e in netta crescita che ha bisogno di fare il maggior numero di esperienze possibili per ambire a risultati futuri (leggasi Sacramento). Anche perché i Clippers più che fare la voce grossa ora, devono farla in estate quando con la free agency potranno sognare grandi nomi. Su tutti spicca quello di Kawhi Leonard che ha indirettamente espresso il suo interesse per i Clippers.

NBA, la stagione di Danilo Gallinari: il punto

Superati i problemi fisici degli anni passati, in particolare quello ai glutei dello scorso anno, finalmente il Gallo pare abbia trovato più continuità. In questa stagione ha saltato undici partite per un problema alla schiena ma appena è rientrato in campo si è subito fatto valere. Sta raggiungendo anche una certa maturità che sopperisce alla mancanza di esplosività.

La grande sorpresa è la sua efficienza dall’arco da dove, per la prima volta in carriera, sta tirando con più del 40% (44,5% da tre, 118/265). L’affidabilità che garantisce sotto questo punto di vista è stata una perfetta carta da giocare per i Clippers. La percentuale dal campo non è però ottima come quella da tre ma rientra nella sufficienza: il 44,8% attuale costituisce il dato migliore in carriera. A suo supporto ci sono anche le statistiche avanzate che dimostrano il fatto che stia giocando una buona stagione oltre che la sua migliore se si guardano esclusivamente i numeri.

Danilo Gallinari in marcatura frontale su Kevin Durant, stella NBA in forza ai Golden State Warrios (fonte: profilo Twitter ufficiale di Danilo Gallinari)

La media punti è di 18,7 ma l’azzurro dovrà alzare il livello da adesso in poi, e non solo circoscrivendo il discorso nella metà campo d’attacco. Come accenato prima, Gallinari è il nuovo go-to-guy della squadra losangelina. I numeri attuali non sono sufficientemente alti e buoni per poter essere la stella di una squadra che è in lotta per i playoff ma sono perfettamente in linea con quelli di un gregario, secondo o terzo violino, di tutto rispetto. Anche e soprattutto difensivamente dovrà dare man forte ai suoi compagni di squadra.

Coach Rivers ha ora il compito di creare quante più situazioni ottimali per il Gallo se si vorrà trattenere l’ottavo posto altrimenti sarà davvero difficile vedere i Clippers ancora in campo dopo la regular season.

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Sebastiano Lavecchia
Classe 1997. Studio "Comunicazione, innovazione e multimedialità" presso l'Università di Pavia. Scrivo articoli sportivi dal 2013 e sono un grande appassionato di sport, in particolare di basket.

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