Olimpiadi Tokyo 2020, scherma: al via la terza giornata di gare, in programma le prove individuali di sciabola femminile e fioretto maschile.

Daniele Garozzo ai quarti di finale contro il transalpino Enzo Lefort (fonte: Augusto Bizzi – pagina Facebook ufficiale FIE)

Olimpiadi, scherma: il fiorettista Daniele Garozzo è medaglia d’argento. Spadiste ferme al turno delle sedici con Vecchi

Dopo la gioia all’esordio per il secondo posto di Luigi Samele nella sciabola maschile e la doppia delusione di ieri per la medaglia di legno della fiorettista Alice Volpi e dello spadista Andrea Santarelli, l’Italia della scherma conquista, alla terza giornata di gare a Tokyo 2020, una medaglia d’argento nel fioretto maschile individuale con Daniele Garozzo.

L’olimpionico di Rio 2016 si è arreso unicamente in finale, 15-11 contro il portacolori di Hong Kong Ka Long Cheung. In un match in cui l’azzurro ha sofferto qualche problema fisico di troppo. Il classe ’92 di Acireale si era imposto 15-6 al debutto sull’egiziano Mohamed Hassan e poi all’ultima stoccata, 15-14, sul nipponico Kyosuke Mitsuyama. Il “principe” ha quindi conquistato un importante successo contro il francese Enzo Lefort, 15-10, nonostante l’azzurro abbia patito un crampo alla gamba sinistra, che lo ha costretto a fermarsi per qualche minuto. In semifinale, Daniele ha trovato quella che è forse la miglior prestazione personale di giornata, inchiodando il giapponese Takahiro Shikine sul 15-9.

Daniele Garozzo, la medaglia d’argento del fioretto individuale di Tokyo (fonte: Augusto Bizzi Team – pagina Facebook ufficiale FIE)

Eliminato al tabellone dei sedici il tre volte detentore in carica della Coppa del Mondo, l’azzurro Alessio Foconi, che sconfitto 15-8 il tedesco Andre Sanita si è arreso, 15-3, proprio a Cheung, sul gradino più alto di un podio completato dal ceco Alexander Choupentich. Out agli ottavi anche il veterano plurimedagliato Andrea Cassarà, che aperto il torneo con un successo, 15-11, contro il canadese Eli Schenkel, è stato battuto 15-13 dall’egiziano Mohamed Hamza, abile nel chiudere l’incontro con otto stoccate consecutive.

L’ItalSciabola femminile si è invece fermata al turno delle sedici, con Irene Vecchi; l’azzurra, già bronzo individuale ai Mondiali di Lipsia 2017, ha sconfitto 15-11 all’esordio la francese Charlotte Lembach, dovendosi dunque arrendere, sul 15-12, alla russa Sofya Velikaya (poi argento). Costrette alla resa al turno delle trentadue Rossella Gregorio e Martina Criscio; rispettivamente eliminate dalla russa Sofia Podzniakova (poi medaglia d’oro), sul 15-12, e dalla sudcoreana Jisu Yoon, 15-11. Completa il podio, accanto al duo della Russia, la transalpina Manon Brunet.

“Una serie di gare che non ci soddisfa”: il commento del Presidente Azzi dopo i due argenti e i due quarti posti

«Non è una serie di gare individuali che ci soddisfa, inutile nasconderlo» ha commentato a caldo il presidente della FederScherma, Paolo Azzi, dopo l’argento di Daniele Garozzo, riferendosi alle prove degli ultimi tre giorni. «Ora però abbiamo squadre tutte competitive e ci aspettiamo una risposta nei prossimi giorni». Domani, infatti, la gara della spada femminile inaugurerà il programma schermistico a squadre.

«Per quanto riguarda Daniele (Garozzo, ndr)» ha proseguito il Presidente Azzi, «vanno riconosciuti anche i meriti dell’avversario. È stata finora un’Olimpiade strana, senza riferimenti di gare per i ragazzi prima della manifestazione».

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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