Il Tour de France vive un’altra frazione di montagna, l’ultima chance per ribaltare la corsa prima della cronometro con arrivo sulla Planche des Belles Filles: il film dei 175km da Meribel a La-Roche-sur-Foron.

TOUR DE FRANCE, 18A TAPPA: FESTA INEOS CON KWIATKOWSKI E CARAPAZ

Può essere l’ultima chance per ribaltare la corsa e/o fare la differenza prima della cronometro di sabato, con l’arrivo sulla Planche des Belles Filles, e come dislivello è tra le tappe più dure del Tour de France 2020. I corridori affrontano 175km da Meribel a La-Roche-sur-Foron, ricchi di GPM e saliscendi. Si parte con Cormet de Roselend (18.5km al 6.1%), per poi proseguire con Col de la Roude des Villes (3.2km al 6.6%), Col des Saisies (14.6km al 6.4%), Col des Aravis (6.7km al 7%) e Plateau des Glieres (6km all’11.2%, finale sullo sterrato), che è probabilmente la salita più dura del Tour insieme al Col de la Loze e precede lo strappetto del Col des Fleuries (non codificato come GPM) e una decina di km di discesa verso l’arrivo. Prima del GPM di Cormet de Roselend c’è il traguardo volante con punti per la maglia verde, e così nell’attacco allargato (32 uomini) ci sono anche Sagan e Bennett: proprio Big Sam vince lo sprint, guadagnando cinque punti a Peto che chiude dietro a Trentin. Damiano Caruso effettua un grande sforzo per rientrare nella fuga sul Cormet de Roselend, dove la fuga si riduce a 19 elementi: con l’azzurro della Bahrain ecco Carapaz e Kwiatkowski (Ineos), Peters (Ag2r), Jungels (Quickstep), Molard (FDJ), Pello Bilbao (Bahrain), Oliveira, Cataldo e Verona (Movistar), Geschke (CCC), Edet ed Herrada (Cofidis), Luis Leon Sanchez (Astana), de Gendt (Lotto-Soudal), Hirschi e Roche (Sunweb). Hirschi passa primo sul Cormet de Roselend, precedendo Carapaz, poi sulla seconda ascesa di giornata si compone un gruppetto con lo svizzero, Carapaz, Kwiato, Edet e Pello Bilbao che stacca i rivali.

Hirschi si ripete precedendo Carapaz sul secondo GPM e sogna la maglia a pois, poi rovina tutto cadendo malamente in discesa: non rientrerà più. Il gruppo, che vede staccarsi subito Alaphilippe, lascia andare i fuggitivi oltre i sei minuti e non reagisce. Carapaz si prende il Col d’Aravis, precedendo Kwiato e Pello, mentre Hirschi si trova a 57” ed Edet si stacca: il resto della fuga veleggia a 3’50”, col gruppo maglia gialla a 8’44” quando mancano 45km. Il vantaggio del terzetto davanti diventa sempre più rassicurante, e il duo Ineos approccia Plateau des Glieres sapendo che Carapaz può prendersi tappa e maglia a pois: si stacca Pello Bilbao, mentre dietro si accende Mikel Landa. Il basco, trainato inizialmente da Poels, è il primo ad attaccare sulla dura salita di Plateau des Glieres: prende una trentina di secondi, con la Jumbo-Visma che reagisce facendo selezione. Si staccano Uran, Yates, Valverde e Guillaume Martin, e il distacco dei big da Landa si riduce a 20”. Passa primo sul GPM di Plateau des Glieres Carapaz, che è la nuova maglia a pois con 74pti precedendo Pogacar (66) e Roglic (63), mentre nel gruppo succede di tutto: attacco di Mas e Pogacar, resistono solo Kuss, Lopez, Roglic, Porte e Soler, e soprattutto viene ripreso il duo Bahrain formato da Landa e Caruso, fermato dalla fuga. Pogacar e Roglic si danno battaglia nel difficile tratto in sterrato, dove si stacca Richie Porte: foratura per lui, che aspetta l’ammiraglia per cambiare bici e perde 45”. La situazione quando si approccia la discesa vede Carapaz e Kwiatkowski in testa con 1’34” su Pello Bilbao, 3’10” su Hirschi e 5’14” sul gruppettino della maglia gialla, con Richie Porte a 5’59”. Pello Bilbao tira sull’ultimo strappo, ma Porte rientra ugualmente con Dumoulin e van Aert: il duo INEOS è imprendibile, con 3’32” di vantaggio, mentre Yates e Uran sono a oltre sei minuti. A questo punto Carapaz e Kwiatkowski si prendono la scena: scherzano, ridono, rallentano, attendono l’ammiraglia e arrivano abbracciati con Kwiato vincitore davanti alla nuova maglia a pois. Il gruppo chiude a 1’51”, con van Aert terzo a evitare questioni con gli abbuoni: Roglic e Pogacar chiudono a 1’53”, prendendo un secondo agli altri big, 4’32” persi per Yates, Uran, Valverde e Martin.

TOUR DE FRANCE: ROGLIC IN GIALLO, LANDA RISALE. DOMANI TOCCA AI VELOCISTI

Primoz Roglic mette un altro mattoncino sulla vittoria di un Tour de France che sin qui non è mai stato messo in discussione: lo sloveno mantiene i 57” su Pogacar, con Lopez terzo a 1’27” precedendo Porte (3’06”) e Landa (3’28”) che scala posizioni in classifica. Sesto Mas (4’19”), che precede Yates (5’55”), Uran (6’05”) e Dumoulin (7’24”), mentre Valverde è decimo a 12’14”, davanti per soli 16” al nostro Damiano Caruso (11°, 12’30” di distacco). Domani tocca ai velocisti, coi 166.5km da Bourg-en-Bresse a Champagnole: penultimo duello tra Sagan e Bennett, che si giocheranno la maglia verde.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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