Il belga della Jumbo-Visma beffa dopo uno sprint serrato l’italiano della Deceuninck Quick-Step. Terzo posto per Caleb Ewan. Il francese della Groupama FDJ perde terreno prezioso.

Wout Van Aert (fonte NRC)

Questione di attimi e centimetri. Mezza ruota in più o in meno fa la differenza tra la gioia di Wout Van Aert e la delusione di Elia Viviani. Il primo, belga della Jumbo-Visma, riesce a sbloccarsi al Tour de France, dimostrando che le ottime prove mostrate nelle classiche primaverili e al Delfinato non erano casuali. Il secondo, italiano della Deceuninck Quick-Step, non riesce a bissare il successo ottenuto a Nancy. Ad Albi, per un soffio di vento, è il campione di ciclocross a festeggiare la prima vittoria in un Grande Giro. Terzo posto per Caleb Ewan (Lotto Soudal).

LA TAPPA

A proposito di soffi di vento, le forti raffiche di aria diventano le protagoniste della decima tappa. Ne fanno le spese alcuni degli uomini di classifica. Succede tutto nel finale. Prima c’è spazio per la fuga di Tony Gallopin (AG2R-La Mondiale), Natnael Berhane (Cofidis), Anthony Turgis (Total Direct Energie), Mads Würtz Schmidt (Katusha-Alpecin) e Odd Christian Eiking (Wanty-Groupe Gobert), a cui si somma un tentativo di evasione non riuscito da parte di Michael Matthews (Team Sunweb) e Peter Sagan (Bora Hansgrohe). Ai meno 35 la svolta della corsa: la Deceuninck Quick-Step della maglia gialla Julian Alaphilippe aumenta l’andatura e, complice il forte vento laterale, spacca il gruppo in vari tronconi. Vincenzo Nibali, Giulio Ciccone, Richie Porte, Jakob Fuglsang e soprattutto Thibaut Pinot, l’uomo più in forma di questi primi giorni di gara. Davanti, la Ineos di Geraint Thomas e Egan Bernal scava il solco. Pinot paga 1’40”, mentre gli altri big incassano 2’10”. Classifica riscritta a favore dell’ex team Sky che ora piazza le sue due punte alle spalle del leader della classifica generale. Giallo, e non per la maglia, riguardante un contatto tra Romain Bardet e Mikel Landa, con quest’ultimo disarcionato dalla bici dal collega francese che allarga in maniera sospetta la traiettoria per non cadere e getta a terra il collega. Incidente di gara o grave infrazione del regolamento? I dubbi si sprecano, così come le polemiche alimentate dal basco, giunto ampiamente staccato e fuori dai giochi per la vittoria finale. Archiviata la pratica riguardante gli uomini di classifica, va in scena la sfida tra ruote veloci. Sagan viene chiuso e non riesce a disputare la volata. Ewan non riesce a incidere. Viviani va forte, ma accusa l’acido lattico proprio in extremis. La sparata di Van Aert diventa un uragano che cancella sul più bello la vittoria del veronese. Una nuova stella brilla nel firmamento della Grande Boucle.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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