Filippo Ganna (Ineos Grenadier) vince la quinta tappa del Giro d’Italia 2020 con un’azione strepitosa. Joao Almeida resta in maglia rosa.

Filippo Ganna vince la quinta tappa del Giro d’Italia 2020 (fonte profilo Twitter Giro d’Italia)

I giganti della Sila vengono agitati da un vento improvviso. Non si tratta del Libeccio che solitamente sferza la costa tirrenica della Calabria e i grandissimi alberi dell’entroterra. Stavolta è merito dell’uragano Filippo Ganna che si abbatte sul Giro d’Italia in maniera ancora più dirompente rispetto alla prima frazione. A Palermo la sua vittoria era ampiamente pronosticabile per la sua forza nella lotta contro il tempo e per il momento magico dopo il trionfo nel Mondiale a cronometro. Stavolta, invece, il piemontese si impone con un’azione da lontano, staccando tutti gli avversari in salita, terreno a lui teoricamente meno congeniale. Distante il gruppo: secondo posto per Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), davanti alla maglia rosa Joao Almeida (Deceuninck Quick Step).

IL FILM DELLA TAPPA

Dalla velocità di Villafranca Marittima alle salite della Sila. Cambiano gli scenari nel romanzo del Giro d’Italia. La quinta tappa prende il via da Mileto e arriva a Camigliatello Silano dopo 225 chilometri, accarezzando anche Vibo Valentia e Catanzaro Lido. Non è giornata per le ruote veloci: colpa della salita del Valico di Monte Scuro, un GPM di prima categoria lungo quasi 25 chilometri al 5,6% con punte del 18%, posto ai meno 35 dalla conclusione. Poi segue una lunga discesa che porta fino al traguardo. Il percorso si presta alle azioni da lontano. Dopo 50 km si muovono in otto: Filippo Ganna, Salvatore Puccio (Ineos Grenadiers), Jan Tratnik (Bahrain McLaren), Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Edoardo Zardini (Vini Zabù Brado KTM), Hector Carretero (Movistar) e Jonathan Restrepo (Androni Giocattoli-Sidermec). I fuggitivi guadagnano 4 minuti, ma il margine si assottiglia sulla salita più dura della giornata. Qui da dietro rinvengono sugli attaccanti Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Diego Rubio (Movistar). Mentre la Trek Segafredo di Vincenzo Nibali fa la selezione nel gruppo maglia rosa, in testa si moltiplicano gli scatti. Resistono in tre: Ganna, Rubio e De Gendt. Ai meno 17 inizia a piovere e la temperatura si abbassa drasticamente. In testa è il campione del mondo a cronometro a muoversi con una stoccata decisa. De Gendt e Rubio vengono, invece, riassorbiti dal gruppo degli uomini di classifica pilotato dagli Astana. Ganna continua a macinare terreno, arrivando ad avere più di un minuto di vantaggio. Al momento dello scollinamento perde le ruote dei migliori Simon Yates (Mitchelton Scott). In discesa Nibali attacca, ma senza riuscire a guadagnare terreno. Il gruppo si accontenta così di disputare la volata per il secondo posto che vede prevalere Konrad davanti alla maglia rosa Almeida. Ma la locomotiva Ganna è già arrivata sul traguardo, raggiante e incredulo per il suo numero da vero fuoriclasse.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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