Olimpiadi Tokyo 2020, scherma: quarto posto per le azzurre della sciabola femminile a squadre Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Martina Criscio e Michela Battiston.

Le azzurre della sciabola sulle pedane di Tokyo 2020 (fonte: Augusto Bizzi Team – pagina Facebook ufficiale FIE)

Olimpiadi, scherma: le azzurre della sciabola chiudono al quarto posto

Sfuma, all’ultimo respiro, la sesta medaglia dell’Italia della scherma alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Irene Vecchi, Martina Criscio, Rossella Gregorio e Michela Battiston chiudono al quarto posto nella sciabola femminile a squadre. È la terza “medaglia di legno” della FederScherma nella rassegna olimpica nipponica, dopo quelle della fiorettista Alice Volpi e dello spadista Andrea Santarelli nella rispettive prove individuali.

Le azzurre sono state costrette a rinunciare al sogno della prima medaglia olimpica nella storia della sciabola femminile italiana a squadre dalle portacolori della Corea del Sud, impostesi 45-42 nella finale per il bronzo. Dove l’Italia ha cominciato al meglio, con Vecchi, Gregorio e Battiston capaci di costruire un buon margine, di una decina di stoccate, 25-15; non riuscendo, tuttavia, a contenere i contro-parziali di Jisu Yoon (11-5 contro Gregorio) e Jiyeon Seo (9-3 contro Battiston), nel sesto e settimo assalto. Fondamentali per regalare a Jiyeon Kim un prezioso vantaggio, onde chiude l’incontro con Gregorio.

In precedenza, il quartetto della sciabola azzurra aveva debuttato sconfiggendo 45-41 la Cina. Gregorio ha indirizzato sin da subito la contesa, poi ulteriormente instradata da Vecchi e Criscio; le cinesi Yaqui Shao e Hengyu Yang, però, rispettivamente nel sesto e settimo assalto, sono riuscite a riequilibrare la sfida, infine sigillata da Gregorio.

Nella seguente semifinale contro la Francia, le azzurre sono state costrette alla resa sul 45-39. Le transalpine (poi sconfitte in finale dalla Russia) hanno approcciato al meglio la gara valevole la certezza d’una medaglia, con Manon Brunet e Cecilia Berder capaci di orientare prepotentemente il match, sul 30-14 al termine del sesto assalto. Non poco in difficoltà, l’Italia ha affidato i propri tentativi di rimonta alla giovane Michela Battiston, che al debutto sulle pedane olimpiche si è resa protagonista di uno straripante 18-5 ai danni di Charlotte Lembach. Riportatesi a tre sole stoccate di distanza, le azzurre non sono però riuscite a completare la rimonta, nonostante l’ennesima, buona ultima manche di Gregorio.

Al netto di tre quarti posti, l’avventura della scherma tricolore alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha finora regalato a Casa Italia due argenti nell’individuale, con lo sciabolatore Luigi Samele e il fiorettista Daniele Garozzo, oltre a un secondo posto, nella sciabola maschile, e due bronzi, con spadiste e fiorettiste, nelle prove a squadre. Domani, nella giornata conclusiva del torneo schermistico, gli azzurri del fioretto proveranno a conquistare la tanto sospirata prima medaglia d’oro della scherma Italiana nella rassegna olimpica in corso. Come promesso da Daniele Garozzo e Alice Volpi.

Michela Battiston: la giovane debuttante ai Giochi è stata la grande protagonista azzurra delle semifinali (fonte: Augusto Bizzi Team – pagina Facebook ufficiale FIE)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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